I corsi d’acqua e le opere di competenza consortile vengono costantemente monitorati.
Nel momento in cui si ravvisi una diminuzione della capacità di portata e/o altre situazioni di pericolosità viene predisposto un idoneo intervento manutentorio.
In particolare, dopo che un’opera di regimazione o un intervento di sistemazione è stato portato a compimento è sempre necessario mantenerne lo stato di efficienza tramite un’opportuna attività di manutenzione.
La mancata manutenzione, infatti, porta ad un repentino decadimento delle funzionalità dell’opera, spesso generando situazioni di pericolo.
Ne è esempio l’abbandono della montagna e della collina (leggasi la mancata esecuzione degli interventi di manutenzione), ha dolorosamente evidenziato l’aumento della vulnerabilità e della pericolosità del territorio, sia a monte che a valle. In particolare, a valle è nata l’esigenza di intervenire con misure d’emergenza per aumentare le difese passive (argini, casse d’espansione, ecc.) anche se a prezzo di notevole incremento dei costi diretti ed indiretti.
L’ovvia conclusione è, pertanto, che, al manifestarsi di un danno, si debba tempestivamente provvedere alla sua riparazione (interventi urgenti ed indifferibili) ovvero che al manifestarsi di un naturale decadimento di funzionalità debba corrispondere un periodico reintegro (manutenzione pianificata).
I vantaggi derivanti da un programma di manutenzione sono:
- la diminuzione di interventi strutturali per la riduzione del rischio idraulico delle aree di pianura, in quanto gli interventi nella parte superiore del bacino contrastano il fenomeno erosivo, laddove inizia a manifestarsi, con azioni di piccola entità, ma comunque efficaci nel risolvere il problema all’origine;
- la salvaguardia del regolare deflusso delle portate solide e liquide con ripercussioni sull’efficienza delle sistemazioni idraulico-agrarie e idraulico-forestali;
- il mantenimento degli interventi di riqualificazione ambientale dei corsi d’acqua in erosione, realizzati con le tecniche di ingegneria naturalistica che assicurano la rinaturazione delle fasce riparali e del’alveo;
Tali interventi assicurano il mantenimento nel tempo dell’efficacia delle misure di riduzione del rischio idrogeologico, poiché agiscono sulla riduzione della probabilità di accadimento dell’evento calamitoso e sulla riduzione dell’intensità dello stesso.
Questo modo di operare assicura alle opere lunga durata e costante efficienza, nonché il costo più limitato per gli interventi di ripristino: in altre parole, è la manutenzione periodica dell’opera che ne assicura funzionalità ed economia di esercizio.